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Principesse reali – anni ’30, ’40, ’50

Eccoci qua a parlare di Matrimoni…strano vero? In realtà questa volta lo facciamo da spettatori perché più che informarci e ricercare le ultime tendenze a caccia dei must del momento, vogliamo parlarvi delle Principesse. Quelle vere.

Lo sono un po’ tutte le donne nel loro giorno più bello: l’abito, le attenzioni, l’atmosfera da favola per tutti. Chi nel suo stile, chi esagera nei particolari perché vorrebbe tutto al posto giusto, chi si lascia travolgere e osa con stravaganza. 

Ma oggi le protagoniste sono loro. Ammirate, seguite, criticate o imitate. Sono le protagoniste dei Matrimoni Reali, quelli che guardiamo in TV, solo per la curiosità di vedere come sono vestite, come sfilano tra i sudditi o se si emozionano durante la cerimonia.

In questa categoria vi presentiamo le Regine, quelle del passato e quelle di oggi, curiosando tra gli scatti dei loro abiti! Lo faremo in un excursus cronologico fatto di vari redazionali che raccontano di loro.

Impossibile non iniziare da lei: Sua Maestà la Regina Elisabetta II di Inghilterra che nel lontano 20 novembre 1947 portò all’altare il suo Filippo d’Edimburgo dopo una lunga storia d’amore iniziata quando lei era solo una giovane adolescente. 

La storia narra che in quel giorno Elisabetta era particolarmente nervosa tanto da far cascare la tiara intrisa di preziosi diamanti che le cingevano il capo. Era l’età della Ricostruzione, quella del secondo dopoguerra. Il mondo ancora scosso, seguì con estremo coinvolgimento quel matrimonio da favola. Winston Churchill, primo ministro britannico, definì l’evento come “un raggio di luce nel difficile cammino” della ricostruzione

Tra le curiosità di quel giorno vi sveliamo che la regina pagò il proprio vestito 1200 sterline utilizzando 300 buoni del razionamento alimentare. Un abito sobrio ed elegante, tipico di quegli anni, disegnato dal sarto reale Norman Hartnell . Non fiabesco, non voluminoso, decorato con fiori primaverili e non con materiali preziosi. Un abito che mentre attraversava le navate dell’Abazia di Westminster, sembrava portare con sé un messaggio di speranza e di riedificazione.

E poi c’è lei…la Principessa del cuore, dell’eleganza: Sua Altezza Serenissima Grace Kelly di Monaco

Dal passato stravagante, con una carriera brillante, già nota al grande pubblico di Hollywood per i suoi film con Hitchcock, Grace Kelly è stata e resterà per sempre l’icona reale di stile per eccellenza. Un mito per tutte le spose che al giorno d’oggi continuano a ricercare i particolari del suo abito, del suo velo o della sua acconciatura. Che quello del Principato di Monaco sia stato un Matrimonio d’amore è noto a tutti. Siamo nella primavere del 1956, precisamente il 18 aprile quando Grace e Ranieri si unirono in Matrimonio davanti agli occhi estasiati di sudditi e monegaschi provenienti da tutto il mondo. E di tutto il mondo erano gli occhi che puntavano gli schermi televisivi, grazie ad uno speciale tv che riprese l’intera cerimonia nella Cattedrale di San Nicola. Grace era raggiante nel suo antico abito nunziale di oltre 110 metri di seta bianca e merletti, con il velo che le copriva il capo, interamente tempestato di perle. Per lei un bouquet di rose in boccio e mughetti.

Trasferiamoci negli anni Sessanta quando una perfetta borghese catturò il cuore del giovane Harald, erede al trono di Norvegia. Lei è la Regina Sonja Haraldsen ma le regole rigide e ferree dell’etichetta norvegese imposero l’immediata separazione della coppia contrastata fermamente dal Sovrano. Proprio come nella storia di Romeo e Giulietta, il Paese si divise in due e a chi tifava per il romanticismo, si contrappose chi rivendicava l’autenticità della corna. Fu proprio Elisabetta II d’Inghilterra che, durante uno dei sui viaggi in Norvegia, riuscì a sbloccare i forti contrasti a Palazzo, convincendo il Re a dare l’assenso. Sonja si rivela la Principessa perfetta, quella figura discreta e presente che accompagna il suo futuro sposo con charme e dovizioso rispetto dei protocolli. Il giorno del loro Matrimonio, il 29 agosto 1968, Sonja giunse all’altare della Cattedrale di Oslo, scortata dal Sovrano in persona, quel Re che qualche anno prima aveva ostacolato il suo amore ma che oggi è pieno di riconoscenza e gratitudine. Sonja è anche ricordata come la Regina senza tiara nel giorno del suo Matrimonio, perché le sue origini borghesi imposero questo, nonostante il suo riscatto sociale avvenuto nel tempo. I suoi interessi, le sua passioni, l’amore per l’Arte, i suoi impegni e le sue battaglie in ambito sociale, hanno fatto di lei una delle Principesse più amate dal popolo

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