Non solo la tendenza del momento ma il desiderio di attribuire una valenza diversa al giorno più importante della propria vita.
L’obiettivo è dunque quello di dare importanza all’amore degli sposi ma anche a quello degli altri e della natura attraverso dei gesti solidali e evitando gli sprechi.
Al ricevimento quindi cibi e vini provenienti dal commercio equo solidale e dall’agricoltura biologica.
La cerimonia può essere accompagnata da un gruppo di musicisti che si esibiscono evolvendo i proventi ricevuti ad associazioni no profit per iniziative benefiche.
Le bomboniere possono essere il ricavato di un piccolo gesto fatto a favore di altre associazioni. Per esempio l’UNICEF presenta sul proprio sito partecipazioni, inviti personalizzabili, sacchetti portaconfetti, segnaposti, lista nozze tutte solidali a favore di bambini che non possono usufruire di beni di prima necessità.
E l’abito da sposa? Il web pullula di siti che vendono abiti da sposa realizzati con tessuti ecologici e naturali come la seta grezza ma ci sono anche altre alternative, come quella di puntare su un abito usato in un negozio vintage o rivolgersi ad associazioni che creano l’abito con materiali provenienti dai paesi poveri.
Alla classica auto si può preferire un tandem (molto meno inquinante e più economico) e al solito viaggio nunziale dall’effetto “wow!” la scelta può cadere su una meta meno ambita, per esempio una terra colpita da calamità naturali, per donare un contributo alla popolazione locale.