“Boho” è un’abbreviazione di bohème. I bohemiennes originali erano viaggiatori e profughi dell’Europa centrale (in lingua francese infatti si traduce come zingaro). La disegnatrice Savannah Miller, sorella maggiore dell’attrice Sienna Miller, descriveva un “vero bohemien” come “qualcuno che ha la capacità di apprezzare la bellezza ad alti livelli, è profondamente romantico, non conosce alcun limite, il cui mondo sono le proprie creazioni, piuttosto che vivere in una scatola”.
“Chic” è un termine prestato dalla lingua francese alla fine del diciannovesimo secolo, ed è un sinonimo di eleganza.
Questo tipo di cerimonia desidera ricreare nozze ricercate e informali allo stesso tempo. Di cosa si tratta nello specifico?
Lo stile boho chic è l’evoluzione del classico matrimonio country perché arricchito da dettagli DIY (do it yourself) dunque ecosostenibili e un aspetto che lascia più spazio al romanticismo.
La sposa ha un look molto semplice e naturale costituito da un abito bianco o crema, linee morbide in tulle, crochet, sangallo, picco applicato, volant o tessuto leggero e, naturalmente, una coroncina di fiori tra i capelli. E, perché no, ai piedi ama calzare sandali bassi.
La location è ovviamente all’aperto: fiori, piante, candele e colori tenui tipici dello stile country accolgono gli ospiti oltre ai tanti dettagli fatti a mano (come segnaposto, portafiori, etichette, tableau de marriage con materiali di riuso).